Un tocco di backstory
Sono incappato nella stock photography perché cercavo sul web un mercato innovativo e redditizio che mi consentisse di lavorare con una valuta meno instabile dell’euro senza dover necessariamente emigrare.
L’idea di lavorare con mercati esteri ha sempre avuto a mio avviso un fascino tutto suo, in particolare quello statunitense, ha un dinamismo e una mutabilità a me irresistibili. Nel frattempo il mio attaccamento alla Sardegna e all’Italia in generale m’impediva di immaginare una vita lontana da quella che conoscevo.
Eliminando il mercato troppo inflazionato e logisticamente molto complesso dello import/export rimanevano poche scelte alla mia portata. Di tutti quelli che all’epoca ho analizzato, l’unico promettente era la microstock photography, nel 2004 era in piena crescita, le prime agenzie come iStock e Shutterstock avevano creato un prodotto molto più accessibile a chiunque avesse bisogno d’immagini.
Non essendo io un fotografo dovevo per forza trovare una soluzione, ho cercato in lungo e in largo professionisti con i quali collaborare per creare un team che proponesse i propri lavori nei principali portali.
In anni di ricerca tutti i fotografi con cui avevo iniziato a collaborare diedero forfeit quasi subito dopo i primi inserimenti quando si resero conto della reale complessità del lavoro.
Tutti i fallimenti nella ricerca di validi soci in affari, la mia previa formazione informatica e tutto lo studio che ho condotto sui motori di ricerca mi permisero di accumulare una certa esperienza nell’account managing e nelle dinamiche dei software d’indicizzazione che i principali portali utilizzano, senza considerare un discreto occhio (imho) per i contenuti top selled.
La creazione dello studio
Ho conosciuto Federico Gaudino per un lavoro con l’Ant Design e da subito mi è sembrano un professionista con una spiccata vena creativa (che a volte contrasta con il mio razionalismo), quando ho visto i suoi lavori come fotografo sono rimasto colpito dal livello qualitativo anche perché lo conoscevo solo come designer.
Così decisi di tirarlo dentro l’affare, mai mi sarei aspettato che la sua vision contaminasse la mia a tal punto da modificarne il format, quella che era iniziata come una collaborazione indirizzata verso la stock photography è diventata uno studio fotografico multi-funzionale.
LA SITUAZIONE DEL MERCATO STOCK
A oggi, giorno dei primi inserimenti, la concorrenza è elevatissima e le nuove immagini prodotte superano la crescita della domanda, questa situazione di concorrenza spietata rende difficilissimo per un fotografo emergente ritagliarsi la sua fetta di vendite, e il rapporto portfolio/downloads continua a scendere drasticamente.
Tuttavia stiamo parlando di mercati immensi, con i dovuti accorgimenti e la giusta sperimentazione è possibile costruire un introito mensile considerevole che ci permetterà di investire in attrezzature, formazione, strutture, payperclick e promozione.
Il punto è sempre lo stesso, se si prende un qualsiasi lavoro con attitudine dilettantistica, i guadagni non potranno che rimanere tali, il mercato microstock è da considerare una palestra per i nuovi professionisti. Rispettare gli standard qualitativi imposti dai siti stock, ci obbliga ad un certo rigore produttivo.
O il tuo contenuto è di alto livello qualitativo o non sarà accettato.
Come primi lavori abbiamo deciso timidamente di puntare alla still life per questioni di comodità e con un approval rate vicino al 100% siamo sicuri di aver soddisfatto i famosi standard.
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